Devo riprogrammare la mia mammografia se ho recentemente ricevuto il vaccino COVID-19?
Non necessariamente. Si teme che gli effetti collaterali del vaccino per la prevenzione della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) possano essere scambiati per un cancro al seno durante una mammografia. Ma questo non significa che si debba cancellare la mammografia se si è ricevuto il vaccino. Contattate invece la struttura in cui è programmata la mammografia per chiedere indicazioni.
Il vaccino che previene la COVID-19 può causare l’ingrossamento dei linfonodi sotto il braccio in cui è stata effettuata l’iniezione. I linfonodi fanno parte del sistema immunitario del corpo che combatte i germi. L’ingrossamento dei linfonodi è un segno che il corpo sta rispondendo al vaccino e sta costruendo difese contro il virus che causa la COVID-19.
Anche il cancro al seno può causare gonfiore alle ascelle se le cellule cancerose si diffondono ai linfonodi.
Alcuni medici temono che sottoporsi a una mammografia subito dopo la vaccinazione possa causare un’inutile preoccupazione per l’ingrossamento dei linfonodi. Per questo motivo, alcuni consigliano di aspettare da quattro a sei settimane dopo l’ultima dose di vaccino prima di sottoporsi a una mammografia. In questo modo, l’eventuale gonfiore dei linfonodi causato dal vaccino ha il tempo di scomparire.
Altri raccomandano di continuare a fare le mammografie come da programma. Assicuratevi però di comunicare al vostro medico la vaccinazione, la data in cui è stata effettuata e quale braccio è stato colpito. Queste informazioni saranno utili per comprendere le immagini della mammografia.
Se nella mammografia viene riscontrato un ingrossamento dei linfonodi e la paziente ha ricevuto di recente il vaccino COVID-19, il medico che interpreta le immagini della mammografia (radiologo) terrà conto di questo dato nel raccomandare se è necessario un ulteriore esame o follow-up.